Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali “Certificazione ambientale, prodotti chimici e acquisti pubblici verdi”
- Fattori inquinanti
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- Fattori inquinanti: sostanze chimiche pericolose
La conoscenza delle proprietà delle sostanze chimiche per un loro corretto uso permette di ridurre i rischi e i pericoli per l’ambiente e per la salute umana. A tal fine la Divisione V “Certificazione ambientale, prodotti chimici e acquisti pubblici verdi” della DVA ha realizzato e gestisce l’implementazione due banche dati e ha finanziato attività di studio e ricerca.
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- Le Banche dati sulle sostanze chimiche
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- La banca dati sulle sostanze chimiche vietate o in restrizione
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La Banca dati contiene le disposizioni cautelative (restrizioni, divieti, etc.) adottate ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Regolamento REACH), del Regolamento (CE) n. 850/2004 sugli inquinanti organici persistenti (“POP”) e del Regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato dell’ozono.
La Banca dati delle sostanze vietate o in restrizione raggruppa, in modo omogeneo e sintetico, le informazioni di base sui divieti, le restrizioni e gli obblighi di autorizzazione stabiliti a livello europeo per le sostanze caratterizzate dalle seguenti proprietà di pericolo:
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- sostanze classificate Cancerogene, Mutagene e tossiche per la Riproduzione (CMR),
- sostanze Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche (PBT),
- sostanze molto Persistenti e molto Bioaccumulabili (vPvB),
- inquinanti organici persistenti (POP) e
- sostanze lesive per lo strato di ozono.
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- Data base Ecotossicologico sulle Sostanze Chimiche
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La banca dati DESC contiene le principali informazioni chimico-fisiche, ecotossicologiche e di destino ambientale di alcune sostanze chimiche pericolose, in linea con quanto richiesto dalla normativa comunitaria e nazionale per facilitare l’accesso del pubblico alle informazioni (Regolamento REACH). La banca dati contiene sostanze presenti sul mercato con un alto volume di produzione e che possono avere effetti negativi sull’uomo e l’ambiente: le sostanze considerate potenziali PBT (persistenti, bioaccumulabili e tossiche) e potenziali vPvB (sostanze molto persistenti e molto bioaccumulabili), le sostanze pericolose per l’ambiente acquatico (inserite nelle liste prioritarie), alle sostanze CMR (cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) e quelle considerate potenziali interferenti endocrini.
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- Per favorire una maggiore conoscenza delle cause e degli impatti sull’ambiente delle
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sostanze chimiche la Div. V della DVA ha attivato diverse iniziative di ricerca e di studio:
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- Studio sull’analisi del rischio e del ciclo di vita (LCA) delle materie prime sostitutive dell’arsenico nell’ambito del progetto di ricerca sull’eliminazione dei composti dell’arsenico dalla miscela vetrificabile nelle produzioni artistiche muranesi e la sostituzione con materie prime alternative non pericolose. Realizzato dalla Stazione Sperimentale del Vetro di Murano. http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/reach/relazione_finale_proget to_arsenico.pdf
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- Studio in aree pilota sui riflessi ambientali e sanitari di alcuni contaminanti chimici emergenti (interferenti endocrini): ambiente di vita, esiti riproduttivi e ripercussioni nell’età evolutiva. Realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/interferenti_endocrini/relazio ne_finale_previeni.pdf
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