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Comune di Sorradile
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Il Costume di Sorradile

Diverse sono state le ricerche, anche prima della istituzione della Pro-loco, inerenti la ricostruzione del costume tradizionale sorradilese soprattutto di quello femminile del quale persino le persone più anziane viventi non ricordano la conformazione perché loro stesse o le loro madri hanno trasgredito l'usanza di portarlo e oggi si ritrovano confuse dai continui cambiamenti nel vestire dovuti alle influenze esterne in un paese al confine tra la Barbagia e le zone più civilizzate della piana di Abbasanta e del Campidano e nel quale quasi tulle le donne si costruivano e modificavano il vestiario da se a proprio gusto. Grazie all'associazione della Pro loco o meglio dei suoi responsabili che negli anni 93-94, seguendo una pubblicazione edita dalla Regione Sarda - Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro del 1990 che raccoglie degli acquarelli inediti alcuni raccolti dal collezionista privato Luigi Piloni di Cagliari oggi di proprietà dell'Università di Cagliari e alcuni ritrovati e raccolti su un album di un collezionista Parigino, vollero avere notizie in merito e documenti validi e probatori.

 

I disegni risultano eseguiti tutti dalla stessa mano e precisamente da un Capitano del Corpo dei Carabinieri Reali di stanza in Sardegna tra il 1319 e 1826. Nicola Benedetto Tiole era il suo nome, torinese di media cultura, riprodusse in immagini durante i suoi spostamenti per servizio in Sardegna, i ricordi e scene di vita così come oggi un turista immortala con la macchina fotografica. Il libro raccoglie tutti i disegni relativi ai costumi e parte di quelli relativi a scene di vita. Sia la collezione privata del Piloni sia l'album ritrovato a Parigi contengono un disegno relativo al costume femminile di Sorradile riprodotto assieme a quello di Tiana (vedi tav. 90 pag. 176 e pag 193). La Pro-loco diede incarico, pertanto, ad un artista di Sorradile, Paolo Mura, di predisporre un bozzetto sulla base degli acquarelli del Tiole, per la ricostruzione del costume femminile e contattò l'Istituto Etnografico di Nuoro per le determinazioni relative ai materiali da usarsi.

Durante le ricerche effettuate nel paese si ritrovò un corpetto femminile tramandato da più generazioni del taglio e stoffa di broccato similare al bozzetto del Tiole, esso è stato fotografato e raccolto presso la famiglia proprietaria. Più semplice la ricostruzione del costume maschile, in quando si ha menzione persino tra i giovani di anziani che lo indossavano e addirittura si è ritrovato un'esemplare completo presso una famiglia privata. Durante le ricerche Inoltre sono rinvenuti e fotografati più pezzi uguali soprattutto del 'Zippone" (giacchino di velluto sopracamicia) e "'Gabbanella" (giubbotto di orbace con cappuccio), ritrovati presso diverse famiglie di Sorradile.

Sono in possesso della Pro-loco inoltre fotografie d'epoca dl personaggi in costume. Nel 1995 una sarta di Samugheo, su incarico della Pro-loco, ricostruì i costumi con i materiali originali di allora (orbace, lino, broccato, pizzi lavorati a mano) e nell'agosto del 1995 vennero presentati al paese che finalmente ritrovò i suoi costumi. L'orbace per la gonna e il copricapo vennero trattati col colore rappresentato dai bozzetti nel quali varia dal rosso vivo al rosso vino, questo colore si è riscontrato realizzabile tramite erbe particolari presenti sulle campagne locali.

Il broccato del corpetto venne ritrovato ancora in produzione con gli stessi colori e disegni quasi uguali a quello riprodotto nei bozzetti e a quello del corpetto ritrovato. Oggi la Pro-loco continua nella ricerca, corregge i particolari sfuggiti durante la prima ricostruzione ed ha incaricato una sarta di Sorradile nel produrre altri costumi che per varie esigenze sono eseguiti con l'uso di stoffe più leggere. I documenti scritti le fotografie, le copie e disegni comprovanti quanto sopraesposto sono custoditi presso la sede della Pro-loro di Sorradile così pure tutti i costumi finora realizzati. 

Documentazione:

Sorradile, i modi di vestire, primi anni del ‘900

Sorradile, l’antico abbigliamento femminile secondo i bozzetti del Tiole

Sorradile, il Costume maschile

 

 

 

 

 

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